Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, meglio noto con il suo acronimo, SPID, consente di interagire con la Pubblica Amministrazione e con i fornitori di servizi privati, permettendo di accedere a un’ampia gamma di servizi online grazie ad un unico login, garantendo la massima sicurezza e privacy. Con l’apparizione del Green Pass il ruolo dello SPID è cresciuto ulteriormente.
Dunque, lo SPID è un’identità digitale composta da una coppia di credenziali (username e password), strettamente personali, utilizzabile da qualsiasi dispositivo: computer, tablet o smartphone ogni volta che, su un sito o un’app di servizi, richiede l’accesso attraverso il pulsante “Entra con SPID”.
Il Decreto recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) diventa Legge n. 233/2021. Per poter godere della copertura assicurativa delle polizze di rischio professionale, i sanitari dovranno essere in regola con almeno il 70% degli obblighi formativi previsti dal piano di formazione continua dell’ultimo triennio.
Vorrei utilizzare Facebook per far conoscere meglio il mio studio, ma in che area vengono visti i miei post? oppure Ho un mio profilo personale che uso anche per lo studio, va bene lo stesso?
Sono solo alcune delle domande che vengono poste attraverso la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. collegata al progetto Facebook Professional, ideato da ANDI per supportare i Soci nella loro attività social e che ha permesso nel corso dello scorso anno a oltre 1.700 studi di realizzare una pagina Facebook concepita secondo i parametri più efficaci. Il risultato è stato un incremento del 263% delle attività social promosse durante lo scorso Mese della Prevenzione, con oltre 16 milioni di visualizzazioni dei post nelle aree poste nel raggio di alcuni chilometri intorno agli studi aderenti e ben 6 milioni di contatti unici.
Da quando è “apparso” il GDPR nel nostro Paese (maggio 2018), chi si è interessato, più o meno spontaneamente, al tema della protezione dei dati personali ha prima o poi incontrato il termine “accountability”, responsabilizzazione: vediamo di cosa si tratta.
Come è noto, la disciplina sulla privacy non è una novità di questo periodo, ma risale alla metà degli anni ’90: le precedenti soluzioni normative si sono rivelate un fallimento, e quindi il legislatore europeo, con il Regolamento 2016/679, ha voluto migliorare (e aggiornare) la situazione. A tale scopo ha ritenuto necessario cambiare innanzitutto l’impostazione base della disciplina. Così, si è passati da un metodo di tutela fondata su obblighi specifici e dettagliati, in linea di massima uguali per tutti, da adempiere a livello formale, ad un nuovo impianto, che prende in considerazione l’importanza sostanziale della protezione delle informazioni personali nella società digitale, finalizzata a realizzare un sistema efficace in cui i titolari del trattamento utilizzino tutti i dati a loro necessari, ma proteggendoli.
Con il varo della legge di conversione del Decreto Fiscale (DL146/2021) è stato introdotto un nuovo adempimento per coloro che nello svolgimento della propria attività si avvalgono di collaboratori autonomi occasionali. Viene infatti prescritto un obbligo di comunicazione preventiva all’Ispettorato del lavoro competente per territorio a carico di tutti i datori di lavoro (compresi gli studi odontoiatrici) che intendono attivare tale tipologia di rapporti.
Per collaborazione autonoma occasionale si intende la prestazione d’opera svolta da un soggetto privo di partita IVA, che ha carattere del tutto episodico ed è completamente svincolata dalle esigenze di coordinamento con l’attività del committente.
Con il nuovo anno entra a pieno regime la revisione delle disposizioni volte a sostenere la natalità e le famiglie italiane: il 2022, infatti, segna il debutto dell’assegno unico e universale per i figli a carico.
In buona sostanza si tratta di una misura che assorbe le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni e alcuni bonus e premi dedicati al sostegno della natalità e che spetta:
Vuoi prendere visione dello Statuto e del Regolamento ANDI in vigore? Scarica e visualizza quanto approvato dall’Assemblea Nazionale Straordinaria ANDI nell’ambito dei lavori assembleari tenutisi a Napoli il 1 giugno 2013. Vai alla pagina di dettaglio cliccando qui.
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